Elemento Indigeno
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DOMAINE

DOMAINE

ALAIN MATHIAS CHABLIS

VIN0371-22

Elemento Indigeno
750 ml

Scheda tecnica

  • Categoria WINE IS ROOTS
  • Elemento Primo Chardonnay
  • Colore Bianco
  • Peculiarità Certificazione Biologica
  • Alcol 13.00%
  • Tappo Tecnico

Vinificazione e Affinamento

Chardonnay da diversi appezzamenti nel vigneto di Lignorelles, nord della denominazione Chablis, sui terreni peculiari di questa denominazione, marna e calcare. Al loro arrivo in cantina, le uve vengono sottoposte ad una leggera pressione; il trasferimento del mosto alle vasche avviene per gravità, altro principio base della vinificazione nel Domaine. Svinatura, selezione delle fecce fini, due settimane di fermentazione alcolica; a seguire, la malolattica, anche qui avviata naturalmente nelle vasche. L’affinamento continua per almeno 18 mesi sui lieviti all’interno delle vasche; questo fa sì che il vino ottenuto sia sufficientemente stabile da non dover essere sottoposto a nessuna chiarifica o filtrazione.

Descrizione Vino

Si può dire di un vino l’essere propedeutico? Nel caso di questo Chablis sì. Ideale per avvicinarsi alla denominazione o per riscoprirla sotto una luce nuova, sempre accompagnati dai caratteristici aromi e sapori minerali di pietra focaia.  Anche qui si riconosce subito l’annata 2020 dal suo equilibrio tra ricchezza e freschezza, a plasmare vini fini e con ottimo potenziale di invecchiamento. A partire da un bouquet complesso di note floreali e frutta matura, si passa attraverso delle note molto sottili di fumo, fino ad arrivare alla bocca ricca e persistente; un vino attorno al quale costruire una conversazione.

Domaine Alain Mathias

WINE IS ROOTS

Domaine Alain Mathias

Carole e Bastien Mathias, forti dei loro studi in enologia a Digione, portano avanti con orgoglio e precisione il lavoro inaugurato dal padre Alain nel 1982 a Epineuil, nella regione dello Chablis. I grandi cambiamenti introdotti dalla nuova generazione hanno riguardato l’ottenimento della certificazione biologica nel 2013 e il rinnovamento della cantina, che era ricavata da una vecchia cava ed è per tre quarti sotto terra, dove gode di una temperatura e di un’umidità perfette per l’evoluzione dei vini, tramite l’aggiunta di nuovi contenitori come uova in grès e terracotta e anfore. Carole e Bastien lavorano in maniera semplice, quasi essenziale, adattandosi alle specificità dei diversi millesimi: dopo la fermentazione, che avviene spontaneamente e senza utilizzo di solfiti, i vini proseguono il loro percorso con un lungo affinamento, nel segno di una paziente attesa.

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