BOISSON VIVANTE
VIN DE FRANCE A TABLE SAUVIGNON | 2021
VIN0383-21
Scheda tecnica
- Categoria WINE IS A ROCKSTAR
- Colore Bianco
- Peculiarità Varietà autoctona, Libere Interpretazioni
- Alcol 13.50%
Vinificazione e Affinamento
100% Sauvignon Blanc da vigne di circa cinquant’anni, piantate sull’appezzamento “Le Grand-Clére” su suoli di argilla e selce; questa caratteristica del suolo contribuisce a donare al vino note speziate nel primo periodo. “A Table” è il risultato di 1 mese di macerazione e lievi pigiature manuali delle uve, seguite da una pressatura tradizionale con il torchio, per terminare con un affinamento da 6 mesi a 1 anno in botti esauste.
Descrizione Vino
A distanza di 18 anni dalla prima vendemmia, François in questa 2021 ci regala insieme fine estate, autunno e inverno, i tempi della vendemmia e del riposo. Si tratta di un Sauvignon ambrato e profondo, frutto della corretta padronanza della macerazione e dell’invecchiamento in legno; scorze di arancia candita si fondono con vaniglia e caramello, seguiti da una nota di terra e spezie, tendendo a scaldare il sorso che risulta però bilanciato da una lieve parte vegetale. Ricco e teso allo stesso tempo, l’evoluzione del sorso lascia sempre più spazio a mineralità e sapidità. Il risultato è un Sauvignon macerato più consistente in volume e con delle note tanniche che rendono il vino finale un vino di territorio più che varietale; queste caratteristiche lo eleggono ad una vera e propria sfida gastronomica, rigorosamente a tavola.
WINE IS A ROCKSTAR
Boisson Vivante
Boisson Vivante, Bevanda Vivente; il marchio di fabbrica nonché la chiave di lettura per comprendere le cuvée di François Blanchard. Poco lontano dal villaggio di Lémére, nel cuore del dipartimento della Touraine, prende vita l’espressione vitivinicola di François, declinazione della sua personalità poliedrica e del suo passato da musicista jazz. Nella tenuta di famiglia, Château du Perron, il vignaiolo rappresenta la quinta generazione a prendersi cura dei vigneti su terre sabbiose, argillose e calcaree peculiari di questa parte della Loira. Nel 1863, per far fronte all’emergenza della filossera in Francia, gli antenati di François impararono diverse tecniche per poter innestare varietà di uva su porta innesti resistenti; fu così che cominciarono a piantare vigne e fare vino, complice, all’epoca, la svalutazione della terra, che gli permise di sviluppare la proprietà intorno a Château du Perron. Oggi, i vigneti e tutti i terreni della tenuta sono biologici da 20 anni. I 3 principi guida che caratterizzano il lavoro di François sono: la vita, la creatività e la libertà. Principi che vengono applicati quotidianamente e che si riflettono nella gestione dei terreni, a partire dalla ricchissima biodiversità in vigna fino alla scelta di mantenere almeno una quindicina di ettari selvaggi. Le vigne, 4 ettari in totale, sono così suddivise: 3 ettari nell’appezzamento di “Le Grand-Clére”, parcella leggermente delocalizzata in mezzo ai boschi, dove le vigne di 50 anni sono piantate a Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc, 110 m di altitudine su argilla solida disseminata di selce. Il restante ettaro di vigneto è stato piantato 9 anni fa a Cabernet Sauvignon negli appezzamenti de “Le Parc du Perron”, 85 metri di altitudine su argilla, calcare e sabbie eoliane. Modus operandi: vinificazioni che seguono il potenziale della singola annata, basandosi sia sul frutto che sulla raccolta. No, filtrazioni e niente solfiti aggiunti; per ottenere vini di territorio.
Scopri il produttore >