Elemento Indigeno
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BOISSON VIVANTE

BOISSON VIVANTE

VIN DE FRANCE LA PRESSE CABERNET FRANC, CABERNET SAUVIGNON | 2020 |

VIN0384-20

Elemento Indigeno
750 ml

Scheda tecnica

  • Categoria WINE IS A ROCKSTAR
  • Elemento Primo CABERNET FRANC, CABERNET SAUVIGNON
  • Colore Rosso
  • Peculiarità Varietà autoctona, Libere Interpretazioni
  • Alcol 11.50%

Vinificazione e Affinamento

Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon in parti uguali, 50 e 50, dalla parcella di vigne di circa cinquant’anni sull'appezzamento di “Le Grand-Clére”. Da annata molto calda quale è la stata la 2020, La Presse è ottenuta da una macerazione a grappolo intero di circa 1 mese, cui segue pressatura e affinamento finale in vasche di vetro resina.

Descrizione Vino

Basta un solo incontro con François per capire quanto di lui sia presente nei suoi vini; energia cruda, vivacità e il suo passato da musicista sono sempre ricordati nelle bottiglie. Nel caso di La Presse sembra di stare davanti ad uno strumento musicale in legno ritrovato dopo tempo; nel naso si ritrovano note floreali, completate da ciliegia e lampone. Il palato è subito colpito dalla giovinezza del frutto e da una succosità vivace che nel lungo sorso, bilanciata da note più terrose, crea un profilo moderatamente più serioso. Come se seguisse una sua maturazione personale, La Presse è perfetto per formaggi a diverse stagionature.

Boisson Vivante

WINE IS A ROCKSTAR

Boisson Vivante

Boisson Vivante, Bevanda Vivente; il marchio di fabbrica nonché la chiave di lettura per comprendere le cuvée di François Blanchard. Poco lontano dal villaggio di Lémére, nel cuore del dipartimento della Touraine, prende vita l’espressione vitivinicola di François, declinazione della sua personalità poliedrica e del suo passato da musicista jazz. Nella tenuta di famiglia, Château du Perron, il vignaiolo rappresenta la quinta generazione a prendersi cura dei vigneti su terre sabbiose, argillose e calcaree peculiari di questa parte della Loira. Nel 1863, per far fronte all’emergenza della filossera in Francia, gli antenati di François impararono diverse tecniche per poter innestare varietà di uva su porta innesti resistenti; fu così che cominciarono a piantare vigne e fare vino, complice, all’epoca, la svalutazione della terra, che gli permise di sviluppare la proprietà intorno a Château du Perron. Oggi, i vigneti e tutti i terreni della tenuta sono biologici da 20 anni. I 3 principi guida che caratterizzano il lavoro di François sono: la vita, la creatività e la libertà. Principi che vengono applicati quotidianamente e che si riflettono nella gestione dei terreni, a partire dalla ricchissima biodiversità in vigna fino alla scelta di mantenere almeno una quindicina di ettari selvaggi. Le vigne, 4 ettari in totale, sono così suddivise: 3 ettari nell’appezzamento di “Le Grand-Clére”, parcella leggermente delocalizzata in mezzo ai boschi, dove le vigne di 50 anni sono piantate a Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc, 110 m di altitudine su argilla solida disseminata di selce. Il restante ettaro di vigneto è stato piantato 9 anni fa a Cabernet Sauvignon negli appezzamenti de “Le Parc du Perron”, 85 metri di altitudine su argilla, calcare e sabbie eoliane. Modus operandi: vinificazioni che seguono il potenziale della singola annata, basandosi sia sul frutto che sulla raccolta. No, filtrazioni e niente solfiti aggiunti; per ottenere vini di territorio.

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