


VINO
SELENE PET NAT LA BULLE BIO | 2023
VIN0497-23

Scheda tecnica
- Categoria WINE IS A ROCKSTAR
- Peculiarità Certificazione Biologica
- Alcol 12.50%
Vinificazione e Affinamento
Uve Gamay provenienti da Saint-Étienne des Ouillières, dove le viti, con i loro 30 anni di storia, crescono su un terreno argillo-sabbioso a 200 metri sopra il livello del mare. La vendemmia avviene a fine agosto, e il vino inizia il suo percorso di fermentazione, macerando sulle bucce per quattro giorni. Quando il giusto equilibrio di zuccheri è raggiunto, la fermentazione vienefermata grazie a un abbassamento di temperatura, e il vino viene immediatamente imbottigliato. Gli zuccheri e i lieviti rimasti, al primo caldo, danno vita a una seconda fermentazione in bottiglia, creando bollicine leggere ed eleganti. DESCRIZIONE VINO: Vino secco, privo di zucchero, con sentori di frutti rossi che ne arricchiscono il profilo. Al palato si presenta agile e snello. Una versione vibrante di Gamay, che offre un'esperienza ricca e confortevole.
Descrizione Vino
Versione vibrante e confortevole del Gamay di Sylvère Trichard, rifermentato naturalmente in bottiglia. Rimane secco, senza alcun residuo zuccherino, e conserva i tipici profumi vinosi e di frutti rossi. Perlage fine e sorso agile e snello.

WINE IS A ROCKSTAR
Séléné
Poco più a sud di quelli che sono considerati i migliori cru del Beaujolais, si affaccia un paesino di 1421 anime. Percorrendo la strada che da nord porta a Blacé, questo il nome, vi troverete a seguire il corso della Saona, immersi nel cuore del Beaujolais; premessa fondamentale, questa del viaggio, per immergersi nei vini di Sylvère. Giovane vignaiolo, nel 2012 Sylvère Trichard rileva 4 ettari di vigne precedentemente appartenuti allo zio; lo fa grazie alla consapevolezza acquisita durante l’esperienza presso Domaine Belluard, in Savoia, dove ha imparato l’ideologia del vignaiolo artigiano insieme ai principi fondanti della biodinamica. Nel 2018, Sylvère e Mathilde Sotier, la sua compagna, riescono ad applicare questi principi ai loro ettari, facendo ritorno alla biodinamica, già applicata su quei suoli dal loro predecessore. Le vigne hanno le radici in terreni di argilla sabbiosa su granito, una combinazione destinata a manifestarsi sottoforma di vini eterei e filigranati; e questi vini diventeranno sì eterei, ma anche vibranti. Sarà mica l’influenza della musica che Sylvère ascolta in cantina, tipo il punk dei “the Distillers”? Certo è che il risultato finale parla del Beaujolais usando un linguaggio comune, ma non banale, frutto di un’identità chiara; vini puliti, energetici, profondi, che vengono sottoposti a macerazioni semi-carboniche e lasciati maturare principalmente in vasche di cemento o grandi botti di legno.
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