Elemento Indigeno
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DOMENIUL

DOMENIUL

BOGDAN DOC MURFATLAR ROSÉ PINOT NOIR E MERLOT | 2021

VIN0144-21

Elemento Indigeno
750 ml

Scheda tecnica

  • Categoria LAST BOXES
  • Elemento Primo PINOT NOIR E MERLOT
  • Colore Rosè
  • Peculiarità Certificazione Biologica
  • Alcol 12.80%

Vinificazione e Affinamento

Arrivati in cantina i grappoli sono stati diraspati con gentilezza e ordinati con attenzione. La loro temperatura è portata a circa 5°C e successivamente pigiati. Il mosto viene chiarito gravitazionalmente. La fermentazione è controllata, con lieviti selezionati, ad una temperatura di 14°C per 15 giorni, ed infine la temperatura è lasciata salire a 17-18°C. Le varietà sono state vinificate separatamente.Il vino è stato conservato in serbatoi di acciaio fino alil momento dell'imbottigliamento.

Descrizione Vino

Questa realtà è nata nel 2011 con i primi impianti di vigne a Pestera, nella regione di Dobrogea, stretta tra il Danubio e le rive del mar Nero. La zona è di antichissime tradizioni vitivinicole: si pensa che sia stata questa la prima area nell'ampio territorio dei Carpazi e del Danubio ad accogliere la viticoltura. Qui, su suoli caratterizzati da uno strato superficiale di humus che li rende molto scuri, e da calcare, sabbia e argilla più in profondità, sotto la supervisione dell'agronomo toscano Leonello Aiello l'azienda conduce una viticoltura di stretta osservanza biodinamica, favorita dalla elevate escursioni termiche e dalle brezze costanti che arrivano dalla costa. Un rosé fresco e delicato ottenuto dall'unione di Pinot Nero e Merlot . Spiccati i sentori di agrumi ma anche di frutta rossa. Buona acidità e persistenza.  

Domeniul Bogdan

LAST BOXES

Domeniul Bogdan

Questa realtà è nata nel 2011 con i primi impianti di vigne a Pestera, nella regione di Dobrogea, stretta tra il Danubio e le rive del mar Nero. La zona è di antichissime tradizioni vitivinicole: si pensa che sia stata questa la prima area nell'ampio territorio dei Carpazi e del Danubio ad accogliere la viticoltura. Qui, su suoli caratterizzati da uno strato superficiale di humus che li rende molto scuri, e da calcare, sabbia e argilla più in profondità, sotto la supervisione dell'agronomo toscano Leonello Aiello l'azienda conduce una viticoltura di stretta osservanza biodinamica, favorita dalla elevate escursioni termiche e dalle brezze costanti che arrivano dalla costa. In cantina, dove ci si avvale della collaborazione dell'enologo Philippe Cambie, le tecnologie moderne vengono messe al servizio di vini di chiara impronta territoriale. Tra i fiori all'occhiello dell'azienda il Fetească neagră, ottenuto da una varietà autoctona.

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